Category Archives: Diario

25 Dicembre 1916 – Il mio primo Natale di guerra

Da tre giorni il nemico, che ha la sua prima trincea avanzata a non meno di 300 metri in linea d’aria dai nostri pezzi, abilmente nascosti sotto le frasche, non dà segni di vita. C’è in tutti noi l’illusione d’una tregua d’armi precorritrice di vicina pace. E perché’ non potrebbero forse gli uomini mettersi una buona volta in accordo e… Read more »

24 Dicembre 1916 – La preghiera del combattente

Eccomi alla vigilia della festività del Natale. Festività dei cuori, festività la più santa, la più sentita per tutti. Ci rammenta l’intima gioia della famiglia ed i giorni migliori della nostra vita; la nostra fanciullezza gaia e spensierata. Nel triste quadro della vita umana i piaceri dell’adolescenza occupano un posto d’onore, e generalmente lasciano nella memoria dell’uomo adulto un’orma incancellabile…. Read more »

16 Novembre 1916

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Sono in viaggio. Non sto in me dall’impazienza di giungere presto. –Su corri, corri treno, più veloce ancora. – Che viaggio interminabile! Parmi un sogno di riabbracciare fra breve i miei cari che, Dio sa, quanto hanno trepidato per me. Ho degli scatti d’allegria da fanciullone, i nervi agitati nell’attesa impaziente. – Corri, corri, mio treno, più veloce ancora se… Read more »

10 Ottobre 1916 – Un’ora di pace

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Il bel cielo d’un puro cobalto va man mano cangiando d’intonazione. Leggere nuvolette prendono riflessi rosei e contorni brillanti. Il sole volge al tramonto in una gloria di luce dorata che attenua e trasforma nella sua fosforescenza la vivace gamma del verde dei campi. E’ già il vespero ed odo il canto sacro dei fedeli raccolti nella vicina chiesetta. Stormi… Read more »

15 Settembre 1916 – Al focolare slavo

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Una brusca scossa mi risveglia dal mio torpore. Apro gli occhi imbambolati e giro lo sguardo attorno. Una desolazione. Qua e là gruppi di cavalli, letteralmente coperti di melma, sono assicurati a tronchi d’alberi nei punti più elevati del terreno. Non una tenda in piedi, ma rottami sparsi qua  e là, casse, attrezzi, indumenti semisepolti nel limo.

14 Settembre 1916 – Un viaggio poco gradito

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Imboccavo frettoloso la via G. Verdi, che conduce allo splendido teatro Comunale, per alcuni acquisti, quando mi vedo comparire innanzi il mio piccolo amico tutto acceso involto ed ansante come per corsa sostenuta. –“Sono stato a cercarla allo stallaggio, ma non c’era. Il soldato di guardia mi ha indicato le strade ove avrei potuto trovarla, sono ben contento ora.”. poi… Read more »

11 Settembre 1916 – Il mio piccolo amico

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Mi trovo ora entro Gorizia in uno stallaggio di via Sant’Antonio con un reparto di cavalli. Faccio la mia prima conoscenza con un bel ragazzetto. Lo vedevo timido rigirarsi d’innanzi al vasto portone guardando i soldati intenti al governo dei loro cavalli. Ad un mio cenno della mano mi si avvicina e scoprendosi il capo mi augura il benvenuto. Parla… Read more »