Sono in viaggio. Non sto in me dall’impazienza di giungere presto.
–Su corri, corri treno, più veloce ancora. –
Che viaggio interminabile!
Parmi un sogno di riabbracciare fra breve i miei cari che, Dio sa, quanto hanno trepidato per me.
Ho degli scatti d’allegria da fanciullone, i nervi agitati nell’attesa impaziente.
– Corri, corri, mio treno, più veloce ancora se puoi; se sapessi quale norme massa d’affetti e di gioie tu ti trascini dietro … corri, corri! –